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di Martina B. e Vanessa S.

Notizie, scoop, pettegolezzi e foto rosa sui personaggi McLaren

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IL FUTURO: La sfida delle ragazze alla Formula 1

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Hanno chiesto a Ecclestone: “Che ne pensa delle donne in Formula 1?” ha risposto: “Okay, trovatene una perfetta per il marketing, che sia nera, bellissima, ebrea o musulmana e che parli spagnolo.” Solito cinismo. Può darsi che in Formula 1 uno stereotipo così non sia ancora arrivato, ma nelle serie minori sono già tantissime le ragazze che sgomitano per raggiungere la maggior serie automobilistica, considerando che il gentil sesso manca alla F1 da ben 15 anni.

Gli americani pare che abbiano trovato la loro diva delle 4 ruote, anzi ne hanno trovate 2: Danica Patrick e Sarah Fisher che nel 2006 si sono trovate a correre insieme nella Indycar.

La prima (classe 1982) è la copia perfetta della donna adatta per il marketing che Ecclestone si auspicava tanto: bella e brava, una vamp bruna che si sera si sfila il casco, si scioglie i capelli e indossa biancheria Victoryas' secret, a letto e sulle riviste. Proprio così, la promettente Danica si fa fotografare in pose sexi e provocanti davanti alla sua auto e alle macchine d'epoca. Si è vero, forse non sarà nera, ebrea o musulmana, ma sotto il baby-doll il talento c'è: esordisce nel 2005 in Indy Racing League e si piazza al 12esimo posto in classifica. Nel 2006, con lo stesso team (Rahal Letterman Racing) ottiene il suo miglior piazzamento (nona, con 302 punti conquistati).Prima dell'inizio della stagione 2007 della Indy Car League si era paventata l'ipotesi che potesse correre la stagione in formula Nascar. Poi è stata invece iscritta al campionato American Le Mans Series. Tornando indietro negli anni, nel 2004 Miss Patrick è arrivata 4° alla 500 Miglia di Indianapolis!!

Un po' diversa, ma con un talento innato, è la seconda, Sarah Fisher: classe 1980, bionda, caruccia, è stata nella Nascar dal 2004 al 2005, e nel 2002 è stata la prima donna a conquistare una pole position nel campionato Indy Racing League, dove corre attualmente con il team Dreyer & Reinbold. Nello stesso anno (2002) sembrano aprirsi per lei le porte della F1, con la Mclaren che le fa provare una monoposto prima dell'inizio del GP di Indy: ottime sensazioni, esperienza semi-positiva a livello di risultati, ma la scalata all' “Olimpo” è ancora lunga.

25/07/2007