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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
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Come sempre splendido il circuito di Suzuka che, assieme a Spa e Monza, esprime al meglio le caratteristiche sportive tali da rendere la F.1 ancor oggi uno sport entusiasmante.

Chi sa guidare alla grande è in grado di compiere spettacolari sorpassi ed il saliscendi della pista rende ancor più vario ed impegnativo il percorso.

L’asfalto è tenuto alla perfezione con una grana ideale per queste, come per tutte le altre del resto, vetture da competizione.

Il sabato, con pioggerellina a tratti, ha messo in luce l’attuale limite tattico di Ferrari, unico team a sprecare giri con pneumatici da pioggia, assolutamente non necessari: da qui una griglia di partenza penalizzante per le Rosse e soprattutto per Vettel che, per altro, pur partendo in ottava posizione, recuperava nel primo giro praticamente tutto il gap.

Resta il fatto che, ai fini della vittoria, Mercedes oggi è di un altro pianeta essendo cresciuta tecnologicamente durante tutto il secondo semestre in modo impressionante.

Le prime due piazze non sono mai state in discussione e lo stesso Bottas ha contenuto uno scatenato Verstappen come ha voluto.

Finalmente anche Ricciardo ha potuto esprimere la sua classe sfruttando allo spasimo una Renault, con evidenti deficit di potenza rispetto ai vincitori, ma assolutamente ottima per il resto, validissima con tutti i tipi di pneumatici.

Raikkon e Vettel hanno avuto “incontri ravvicinati” con Verstappen uscendone malconci entrambi: nel caso di Vettel però si è trattato di un mero incidente di guida a responsabilità congiunta; per Raikkonen vi è stato un bonus di 5 secondi scontati in gara dall'avversario.

A questo punto Ferrari dovrà porre attenzione nel cercare di salvare la seconda piazza di Vettel, mentre nei Costruttori l’arrembante Red Bull potrà ancora farle paura, ma troppo lontana per insidiarle la posizione.

Hamilton ad Austin potrebbe già festeggiare il suo quinto titolo mondiale pareggiando il conto con Fangio: scusate se è poco...

Arrivederci quindi tra due settimane nel Texas,

dal Vostro Fabrizio Pasquali

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