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Tutto McLaren - L'angolo del Professor
2017

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GP di Stati Uniti 2017

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Sul circuito molto tecnico di Austin ( Texas ) abbiamo assistito ad una gara assai combattuta soprattutto per i gradini inferiori del podio.

Hamilton, in pochi giri ha recuperato su Vettel la sua modesta partenza e per tutta la gara ha proseguito la sua corsa di classe superiore, impostando un passo standard tale da controllare tranquillamente la bagarre alle sue spalle.

Ferrari, finalmente priva di acciacchi, ha risposto “presente” in ogni momento con entrambi i piloti, tanto che Raikkonen ha ceduto il passo al compagno per ordini di Scuderia, dimostrando, così, di essersi risvegliato dopo mesi di sordina.

Un indiavolato Verstappen a sua volta ha infiammato il circuito partendo, per ragioni di ricambistica, dal fondo dello schieramento a rimontare praticamente tutti sino a superare anche Raikkonen finendo a podio.

La Giuria ha però ritenuto irregolare il sorpasso per aver accorciato la curva ( giudizio a mio avviso più che opinabile, dato che era rimasto con una lato della vettura in pista come da regolamento ) e con una fresca risata si è accontentato dell’ onorevolissima quarta piazza.

Bottas, con la seconda Mercedes, ha guidato alla grande per metà gara, poi è stato penalizzato forse da una strategia di gomme non perfettamente indovinata, tanto da dover cedere piazze ad altri ed accontentarsi così del quinto posto, mentre un Ricciardo, pimpante come sempre, rimaneva invece appiedato da avaria tecnica.

Alonso, combattente da par suo, ha retto più che dignitosamente finché, spremuta la sua McLaren verosimilmente più di quanto la stessa potesse fornire, è ritornato, “more solito”, mestamente ai box.

Vedremo se con motorizzazione Renault il Marchio inglese riuscirà l’anno prossimo a mettere in pista una vettura finalmente competitiva.

Anche oggi quindi Mercedes superiore, ma grazie ad un Campione che giustamente si avvia ad un altro Titolo mondiale assolutamente meritato, ma, finalmente e per il piacere della vera competizione, è finito il periodo del campionato monomarca, come accaduto agli inizi del secolo con Ferrari e negli ultimi anni con Mercedes.

La F.1 è la massima espressione dello sport motoristico, per cui , come tutte le attività agonistiche, la validità è direttamente proporzionale alla competitività dei mezzi e dei piloti in gara: magari vi fossero venti su venti potenziali vincitori.

A presto nel Messico,

dal vostro Fabrizio Pasquali.

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