Splendida gara a Sochi, quasi come ai vecchi tempi della F.1, con battaglia per tutta la durata del G.P. e finale in volata come nei più classici arrivi ciclistici del Tour de France.

L’ha spuntata Bottas che sembra aver velocemente imparato le caratteristiche della sua Mercedes, molto performante con lui alla guida, al contrario del primo pilota Hamilton in difficoltà sin dalle prove.

Vettel ha gareggiato ottimamente spremendo la sua Ferrari al limite, ma dovendo cedere verosimilmente qualche cavallo a Stoccarda come evidenziato dalla inferiore velocità su rettilineo puro.

Questo ciò che si è potuto vedere: sappiamo infatti che la taratura dei propulsori e l’assetto aerodinamico sono assai variabili in funzione di circuiti, piloti, temperature, umidità dell’aria e così via; da qui molta attenzione a quantificare potenza, velocità, tenuta, dato che tutto va giudicato alla luce delle scelte di cui sopra.

Si è vista una Mercedes un po’ meno performante dopo il cambio gomme, contro una Ferrari invece più veloce effettuato lo stesso e con una durata del primo “stint” maggiore: ciò contro le previsioni tenuto anche conto dello scorso anno.

Tutto questo va ad esaltare vieppiù la competizione e, nel suo complesso, la stagione agonistica in corso che vede un Bottas superlativo verso un Hamilton non sempre così continuo.

Attualmente, parlando di piloti, Vettel sembra avere maggiore equilibrio rispetto agli avversari, ma le vetture sono parimenti competitive pur con caratteristiche abbastanza diverse: quindi, come da sempre sostengo, vinca il migliore sul mezzo altrettanto valido: l’accoppiata pilota/macchina è sempre stata la caratteristica prima di ogni gara automobilistica.

Se vi fosse stato bisogno di una conferma, le altre vetture corrono per un campionato di F.2, data la differenza sempre più abissale rispetto alle vincenti.

Arrivederci a Barcellona, tra due settimane, primo appuntamento europeo su un circuito veramente tipico, da gustare particolarmente e, soprattutto, atto come pochi altri ad esprimere i valori in pista con sufficiente verosimiglianza.

Il Vostro Fabrizio Pasquali

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