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Biografie

di Mattia Albera

Roberto Moreno

Tester occasionale

Nato a Rio De Janeiro (Brasile) l’11 febbraio 1959

Roberto Moreno nasce a Rio De Janeiro l’11 febbraio 1959. Figlio di un funzionario di banca, il giovane Moreno inizia la sua scalata al vertice dell’Automobilismo Sportivo con i kart: Campione dello Stato di Brasilia nel 1975, l’anno seguente si laurea Campione Nazionale nella Classe 125, prima di sospendere l’attività per un anno e mezzo in seguito a un grave incidente motociclistico.

Successivamente, Moreno “emigra” in Europa su consiglio dell’amico Nelson Piquet: nel 1979 il pilota brasiliano esordisce in Formula Ford 1600 anche grazie ai fondi reperiti dal connazionale brasiliano, e si classifica sesto nel Campionato P&O Ferries. Si laurea Campione britannico di specialità nel 1980, anno in cui conquista anche la vittoria nel Formula Ford Festival a Brands Hatch.

Il 1981 è l’anno del debutto nel Campionato britannico di Formula 3, avversato però dalla carenza di sponsor. A fine Stagione, Roberto si impone nel Gran Premio d’Australia, disputato sul circuito cittadino di Melbourne, battendo (con una Ralt Formula Pacific) piloti di Formula 1 del calibro di Nelson Piquet, Alan Jones e Jacques Laffite.

Moreno focalizza presto su di se le attenzioni dei Team Manager di Formula 1. In questo periodo Moreno viene contattato dalla Marlboro, che gli prospetta un contratto biennale con la Squadra McLaren (poi sottoscritto dal pilota italiano Andrea De Cesaris). Il giovane pilota brasiliano impressiona fortemente Colin Chapman, proprietario del Team Lotus, e si guadagna un contratto di tre anni in qualità di pilota collaudatore alla prestigiosa Scuderia inglese. Nel 1982 Moreno tentò, senza riuscirvi, la Qualificazione al Gran Premio d’Olanda a Zandvoort al volante della Lotus-Ford 91 in sostituzione del pilota inglese Nigel Mansell che si era rotto una mano in un incidente durante il Gran Premio del Canada. Nel corso della Stagione, il pilota brasiliano fece anche qualche apparizione nella Formula 3 britannica.

Uscito distrutto dall’esperienza negativa in Lotus (e deciso a ricostruire la sua Carriera), Roberto si impone nel Campionato Aurora di Formula Pacific. Moreno vince nel 1983 il Gran Premio di Macao Formula 3 e si impone per la seconda volta nel Gran Premio d’Australia.

Il 1984 è l’anno del debutto di Moreno in Formula 2: con la Ralt-Honda, il pilota conclude secondo in Campionato Europeo. Moreno si aggiudica anche la terza vittoria nel Gran Premio d’Australia di F. Pacific, battendo grandi assi della Formula 1 come Niki Lauda, Keke Rosberg e Alan Jones. Nello stesso periodo, Moreno viene contattato insieme a Jonathan Palmer e Ivan Capelli per una breve sessione di Test con il Team Toleman di Formula 1.

Nel 1985 Moreno gareggia irregolarmente nel Campionato giapponese di Formula 2 e in Formula 3000 con il Team Barron Racing. Il pilota brasiliano disputa anche alcune corse in Formula Cart, dove l’anno seguente disputa l’intero Campionato con il Team Galles. Moreno guida la Ralt-Honda a fianco del pilota connazionale Mauricio Gugelmin nel Campionato di Formula 3000 nel 1987, dove conclude al terzo posto. Al termine della Stagione arriva l’inaspettata chiamata da parte della Scuderia Ags per disputare le ultime due gare della Stagione (Suzuka e Adelaide) in sostituzione del pilota francese Pascal Fabre.

Roberto Moreno debutta in Formula 1 al Gran Premio del Giappone 1987, disputato sul circuito di Suzuka, al volante della AGS-Ford JH22. Il pilota brasiliano si classifica al 26° e ultimo posto durante le Prove di Qualificazioni con una monoposto mediocre e non di certo all’altezza delle migliori. In gara per Moreno non andrà meglio: il pilota brasiliano sarà costretto al ritiro nei primi giri per un problema di iniezione del carburante sulla sua vettura. In Australia, con una straordinaria corsa tutta all’attacco tra le strade e i muretti di Adelaide, Moreno conquista un prezioso settimo posto (che diventa sesto in seguito alla squalifica di Ayrton Senna con la Lotus-Honda 99T) che frutta al piccolo Team francese l’unico punto iridato della Stagione. Ma inaspettatamente, nel febbraio 1988, la Scuderia AGS decide di non rinnovargli il contratto in favore del pilota francese Philippe Steiff.

Dopo un periodo segnato da una grave carenza di fondi finanziari di Roberto e rappezzato da risultati deludenti in pista, Moreno ripristina la sua reputazione vincendo l’anno successivo il Campionato europeo di Formula 3000 al volante di una Ralt-Honda del Team Brombley. Durante la Stagione 1988 arriva la chiamata da parte della celebre e prestigiosa Scuderia Ferrari per svolgere il ruolo di pilota collaudatore durante l’anno. Moreno porta in pista sui circuiti di Fiorano e Mugello la nuova Ferrari “papera” 639, una rivoluzionaria quanto fragile creatura del Direttore Tecnico inglese John Barnard spinta dal nuovo dodici cilindri aspirato e dotata di un rivoluzionario cambio semiautomatico posto dietro al volante.

Chiusa la breve e felice esperienza in Ferrari, Roberto Moreno viene ingaggiato dalla Scuderia Coloni per disputare il Campionato del Mondo di Formula 1 1989 a fianco del pilota francese Pierre-Henri Raphanel. Con pochi mezzi a disposizione, al volante della deludente Coloni-Ford FC189, il pilota brasiliano manca cinque volte la Qualificazione e sei volte la Pre-Qualificazione. Entrambi i piloti riescono a Qualificarsi al Gran Premio di Monaco a Montecarlo, ma questo risultato matura grazie alle loro abilità al volante. Moreno e Raphanel trascorrono tutta la Stagione a lottare nelle retrovie con una monoposto catastrofica in ogni settore.

Ingaggiato dalla Scuderia Eurobrun per la Stagione di Formula 1 1990, Moreno vive una Stagione infernale dove manca due volte la Qualificazione e ben nove volte la Pre-Qualificazione al volante della disastrosa Eurobrun-Judd ER189, una monoposto vecchia di un anno.

L’occasione della vita per Roberto Moreno si presenta al termine della Stagione, quando viene ingaggiato (su pressioni del tre volte Campione del Mondo Nelson Piquet) dalla Scuderia Benetton in sostituzione del pilota senese Alessandro Nannini, rimasto gravemente ferito in seguito ad un incidente in elicottero mentre atterrava a Siena. Al volante di una monoposto finalmente competitiva, Moreno gareggia nelle ultime due gare della Stagione (Suzuka e Adelaide) al volante della Benetton-Ford B190 a muso a formichiere. In Giappone Moreno si classifica in ottava posizione al termine delle Prove Ufficiali. Complici il famoso incidente tra Ayrton Senna e Alain Prost e i ritiri di Berger e Mansell, le Benetton registrano una clamorosa doppietta. Nelson Piquet torna alla vittoria dopo tre anni di digiuno davanti al compagno di Squadra. In Australia, ultima gara della Stagione, Moreno si classifica all’ottavo posto in Qualifica e al settimo in gara, ma il pilota brasiliano ha ormai conquistato un posto fisso al interno della Scuderia Benetton, nonostante i numeroso punti interrogativi, anche grazie alle pressioni di Piquet all’interno del Team.

L’anno successivo Roberto Moreno inizia la Stagione carica di promesse e di conferme al volante della Benetton-Ford B190B, evoluzione della monoposto che ha gareggiato durante l’anno precedente. Al Gran Premio degli Stati Uniti 1991, disputato sul circuito di Phoenix Park in Arizona, Moreno centra un ottimo ottavo posto in griglia di partenza a ridosso dei grandi piloti. In gara, tra i muretti di cemento e le strade di Phoenix, il pilota brasiliano termina la corsa in un incidente con Riccardo Patrese (Williams-Renault). Nella gara successiva, il Gran Premio del Brasile a Interlagos, Moreno si classifica al traguardo al settimo posto dietro al caposquadra Piquet con una monoposto ormai giunta al limite dello sviluppo. Quindici giorni dopo debutta nel Gran Premio di San Marino a Imola la nuova Benetton-Ford B191 a muso rialzato (come impongono le nuove mode in fatto di aerodinamica) progettata da John Barnard. Durante la Stagione Moreno conquista due ottimi quarti posti a Montecarlo e a Spa-Francorchamps e un quinto posto a Città del Messico, guidando in pista a volte persino più veloce del veterano caposquadra.

Ma alla vigilia del Gran Premio d’Italia, Moreno viene improvvisante licenziato dalla Benetton nonostante questi ottimi risultati, in favore del giovane e grintoso pilota tedesco Michael Schumacher, di provenienza Jordan. Secondo il parere di molti esperti, Moreno non fece abbastanza pressioni su un Piquet ormai sul viale del tramonto, e pertanto venne sostituito in fretta e furia da Flavio Briatore (Team Manager Benetton) con un altro pilota. Lo scandalo divampa presto: Roberto Moreno ed Eddie Jordan (Proprietario dell’omonima Scuderia irlandese) portano la questione in tribunale, ma alla fine non se ne fece più nulla. Moreno venne “girato” alla Scuderia Jordan in sostituzione di Schumacher. La Benetton si impegnò a pagare il compenso pattuito nel contratto con Moreno per il resto della Stagione. Moreno corse due gare (Monza e Estoril) al volante della verde Jordan-Ford 191 sponsorizzata “Seven Up” a fianco del pilota italiano Andrea De Cesaris. Il miglior risultato fu un decimo posto al Gran Premio del Portogallo.

Dopo la trasferta portoghese, Moreno viene appiedato anche da Eddie Jordan e salta i Gran Premi di Spagna e Portogallo. Il pilota brasiliano viene ingaggiato dalla Scuderia Minardi in sostituzione del pilota italiano Gianni Morbidelli, a sua volta passato alla Scuderia Ferrari in sostituzione del pilota francese Alain Prost, licenziato dalla Scuderia di Maranello. Nel Gran Premio d’Australia ad Adelaide, sotto un impressionante diluvio, Moreno conclude la corsa in sedicesima posizione. Al termine della Stagione, Moreno corse complessivamente con tre Squadre diverse pilotando quattro vetture differenti: due Benetton, una Jordan e una Minardi!

Nel mese di dicembre, il pilota brasiliano disputa una breve sessione di Test al volante della McLaren-Honda Mp4/6 dotata di un dodici cilindri Honda. Moreno era stato ingaggiato solo per questi Test potendo così conoscere il potenziale della Squadra Campione del Mondo 1991. “Credo che la McLaren possegga un vantaggio a livello tecnologico notevole e queste prove me lo hanno confermato. Il Team da molta importanza anche ai dettagli seguendo con estrema precisione le indicazioni del pilota” dichiara un soddisfatto Moreno al termine dei Test.

Dopo una lunga trattativa finita a vuoto con la Scuderia Minardi, Roberto Moreno viene ingaggiato dalla neonata Scuderia Andrea Moda Formula di Andrea Sassetti, a fianco del pilota inglese Perry McCarthy. La Squadra italiana debutta nel Circus della Formula 1 alla terza gara della Stagione in Brasile. La monoposto, l’Andrea Moda-Judd S921 progettata da Nick Wirth, è deludente in ogni area. Moreno mancherà due volte la Qualificazione e sei volte la Pre-Qualificazione. Il tenace e grintoso pilota brasiliano riuscì miracolosamente a qualificarsi al via del Gran Premio di Monaco 1992, ma fu costretto al ritiro nei primi giri per un problema al motore. La Squadra chiude definitivamente i battenti dopo il Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps soffocata da una grave crisi finanziaria.

Nei biennio successivo, Roberto Moreno lascia la Formula 1 ma continua a correre al volante di vetture turismo nella Serie Tourisme Super in Francia. Tenta la qualificazione alla 500 Miglia di Indianapolis edizione 1994, senza successo.

Al termine della Stagione 1994 si presenta la chiamata da parte della Scuderia italiana Forti per disputare il Campionato del Mondo di Formula 1 1995 a fianco del connazionale Pedro-Paolo Diniz, al suo debutto in Formula 1. Moreno corse al volante della mediocre Forti-Ford FGP 01 lottando per tutta la Stagione nelle retrovie della Classifica. La sua ultima gara in Formula 1 fu il Gran Premio d’Australia 1995 ad Adelaide, dove si ritirò in seguito ad un incidente nella pit-lane. Al termine della Stagione Roberto Moreno lascia definitivamente la Formula 1, una categoria dove ha ottenuto rare soddisfazioni e grandi delusioni al volante di monoposto poco competitive.

Nel 1996 Roberto Moreno torno a correre in Formula Indy, categoria che aveva abbandonato frettolosamente dieci anni prima all’inizio della Carriera. Nella Serie Champ Car, il pilota brasiliano guida la Lola-Ford del Team Payton-Coyte, terminando terzo assoluto nella gara di Michigan. L’anno seguente, Moreno offre le proprie prestazioni a tre diverse Squadre, ottenendo il miglior risultato con un quinto posto finale a Detroit. Nel 1998 si unisce al Team Reynard Motorsport Mercedes dove fa segnare un sesto posto sul tracciato di Motegi. La Stagione 1999 lo vede impegnato nella corsa al Phoenix International Raceway, terminando la corsa al sesto posto.

Nel 2000, Moreno torna a gareggiare a Indianapolis dopo 13 anni di assenza presso il Team Truscelli Racing ma il risultato è davvero deludente. Finalmente ottiene la sue prime vittorie in Champ Car a Cleverland e a Vancouver per il Team Patrick Racing. Tre anni più tardi si unisce alla Squadra Herdez Competition ed è secondo a Miami. Annuncia il proprio ritiro definitivo dal mondo delle corse sportive al termine della Stagione 2003. Clamorosamente, nel 2007 il pilota brasiliano accetta di effettuare una sessione di test alla guida del modello Panoz DP01, a puro scopo valutativo della vettura. Ha la possibilità di gareggiare nel solo Gran Premio di Houston in sostituzione di Alex Frigge nel Team Pacific Coast Motorsports. Rimpiazza Stephan Gregoire alla 500 Miglia di Indianapolis edizione 2007 nel Team Chastain Motorsports ma viene eliminato nelle prime fasi di gara in un incidente. Il pilota brasiliano vive a Rio De Janeiro insieme alla moglie e alla figlia.

LA CARRIERA IN FORMULA 1

Debutto: Gran Premio del Giappone 1987 (Suzuka) su AGS-Ford JH22

Ultima gara: Gran Premio d’Australia 1995 (Adelaide) su Forti-Ford FG01

 
GP disputati  41 Stagioni  6
Pole Position   Giri Più Veloci  1
Punti  15    

Piazzamenti a punti

    1      2   1   1       

CAMPIONATO DEL MONDO DI F.1

Anno

Team GP PP GPV Vittorie Posizione finale

Punti

 1987 

 AGS-Ford JH22  2      

 19° 

 1 

 1989 

 Coloni-Ford FC188C/C3  4      

  

  

 1990 

 Eurobrun-Judd ER189        

  

  

  

 Benetton-Ford B190  4      

 10° 

 6 

 1991 

 Jordan-Ford 191        

  

  

  

 Benetton-Ford B190/B191        

  

  

  

 Minardi-Ferrari M191  14    1  

 10° 

 8 

 1992 

 Andrea Moda-Judd S192  1      

  

  

 1995 

 Forti-Ford FG01  17      

  

  

* Fuori dalla parentesi i punti ritenuti validi ai fini iridati

 

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