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Biografie

di Mattia Albera

Brett Lunger

Pilota non Ufficiale

Nato a Wilmington (Stati Uniti) il 14 novembre 1945

Dalle corse in auto, alla guerra e ritorno. Prima di iniziare a parlare di Brett Lunger, e capire alcuni risvolti della sua Carriera, dobbiamo fare un lungo passo indietro nella Storia: dopo la Rivoluzione Francese, Eleuthere Du Pont de Nemours si trasferisce negli Stati Uniti. Qui, nel 1802, fonda una fabbrica di polvere da sparo nella città di Wilmington, nello Stato di Delaware – cittadina che “parecchi” anni dopo darà i natali a Brett. Il Commercio della polvere da sparo si sviluppa in maniera esponenziale, e l’Azienda diventa il principale fornitore di esplosivi (oltre 40%) dell’Esercito americano impegnato nel primo Conflitto Mondiale.

Brett Lunger nasce a Wilmington il 14 novembre 1945, rampollo di famiglia. Compie i propri studi alla Holderness School e alla Princetown University; pratica numerosi sport tra cui basall, hockey e football. Verso l’età di 20 denota una marcata passione verso i motori, di certo facilitato dalle possibilità economiche della famiglia. Il giovane Brett inizia a correre nel 1965 partecipando a gare stock sul litorale orientale degli Stati Uniti. L’anno successivo Lunger è al via in numerose gare della serie nordamericana Can-Am al volante di una Chevrolet-Corvette. La sua presenza viene inizialmente snobbata, dato che viene considerato solo un ricco ragazzo appassionato di corse. Nonostante ciò, termina al secondo posto al volante di una McLaren-Chevrolet nella corsa di Nassau Bahamas, dietro al vincitore Peter Gregg su Porsche-Carrera 6. Due anni più tardi, Lunger guida un telaio Lola 160. Poi si apre per lui la parentesi della guerra nel Vietnam.

Nel 1968 Lunger si arruola nel corpo dei Marines dopo un periodo di addestramento e trascorre quattro anni nel sud-est asiatico. Durante la sua permanenza al fronte, Lunger si distingue per coraggiose azioni nelle pericolose missioni di ricognizione effettuate nella giungla alla caccia delle forze Vietcong. Il giovane Brett è protagonista di un gesto che in qualche modo tornerà a suo vantaggio quando, rientrato in patria, si dedicherà di nuovo alla guida di auto da competizione. Infatti, durante una azione di guerra, Lunger salva la vita al figlio del titolare della Multinazionale del Tabacco Chesterfield. Il gesto gli varrà l’appoggio incondizionato del magnate del tabacco.

Il pilota americano viene congedato dall’Esercito degli Stati Uniti tra il 1969 e il 1970. Tornato in America Lunger torna, dunque, alle competizioni nella Stagione 1971 e si piazza al terzo posto nel Campionato di Formula 5000 con partecipazioni saltuarie nel Campionato Can-Am. Giunge secondo al L&M Grand Prix, a Lime Rock Park. Nel frattempo, acquista una residenza a Pomona, in California. Prosegue, incoraggiato dal risultato, anche l’anno successivo, dove partecipa al Campionato di Formula 2 in Europa. Nel 1972, Lunger è terzo nella Categoria L&M Continental 5000, subito a ridosso di Graham McRae e Sam Posey. In agosto ottiene una grande vittoria a Road Atlanta. Nonostante i risultati non eccelsi, Lunger nel biennio 1973/74 è impegnato nuovamente in Formula 5000, sia nel Campionato Europeo che nel Campionato Nordamericano. Ottiene un secondo posto al volante di una Lola-Chevrolet nella gara di apertura a Brands Hatch, dietro a Peter Gethin. Nell’aprile 1973 è al comando delle prime fasi del Gran Premio di Riverside di Formula 5000 ma è costretto a retrocedere al sesto posto a causa di guai meccanici.

Nel 1975 Lunger decide di affacciarsi al Mondo della Formula 1. Un pilota più per diletto che per professione, Brett è riuscito ad approdare in Formula 1 non tanto per meriti professionali, quanto per l’ingente capitale da lui posseduto e investito nelle corse automobilistiche. Nella massima serie esordisce nel Gran Premio d’Austria, disputato sul circuito di Österreichring, alla guida di una Hesketh-Ford Cosworth 308, a fianco del pilota inglese James Hunt.

L’anno successivo Lunger si inscrive invece ad alcune gare del Mondiale con il Team Surtees, ma i risultati non arrivano. Forte dell’appoggio dei patrimoni di famiglia e dell’appoggio dello sponsor “tabaccaio” Liggett (con i marchi Chesterfield, Lark, L&M), Lunger decide così di fondare una propria Squadra di Formula 1, il Team “Chesterfield Racing” acquistando dapprima una March-Ford 761 privata, e in seguito una McLaren-Ford M23, ma con questa celebre e veloce vettura (che consentì al pilota brasiliano Emerson Fittipaldi di laurearsi Campione del Mondo di Formula 1 nel 1974) non riesce mai ad entrare in zona punti. Passa al più evoluto modello M26 prodotto dalla Squadra McLaren, sempre però senza ottenere grossi risultati. La Squadra “BS Fabrication” chiude i battenti dopo il tragico Gran Premio d’Italia 1978 a Monza, dove perì in gara il giovane e veloce Asso svedese Ronnie Peterson. A Lunger spetta il merito di aver lanciato in Formula 1, al volante di una sua monoposto, il giovane e promettente pilota brasiliano Nelson Piquet. Tra il 1976 e il 1978, Lunger disputa anche saltuarie gare nel Campionati Formula 5000, Imsa e Formula Aurora.

In totale, Brett Lunger ha disputato, durante la sua Carriera in Formula 1, 32 Gran Premi, ottenendo come miglior piazzamento un settimo posto nel Gran Premio del Belgio 1978.

Le cronache parlano di lui come di uno dei coraggiosi salvatori di Niki Lauda dal rogo della sua Ferrari 312T2 nel Gran Premio di Germania 1976, disputato sul terribile circuito del Nürburgring. Una volta abbandonato il circus della Formula 1, del coraggioso pilota statunitense si sono perse le tracce.

Nei primi mesi dell’anno 1979, il settimanale italiano Autosprint pubblicò la notizia secondo la quale la Scuderia Ferrari sarebbe stata intenzionata ad ingaggiare Lunger per lo sviluppo del motore turbo che stavano preparando a Maranello, ma la cosa non fu mai confermata e non si riuscì mai a capire se fosse una notizia vera o se fosse un errore della Redazione di Autosprint. Negli anni seguenti, si è dedicato alla cronaca televisiva dei Gran Premi di Formula 1 per la rete televisiva CBS.

Attualmente Brett Lunger vive in America e, nonostante abbia ormai passato la soglia dei cinquant’anni, partecipa a gare marathon di mountain-bike.

LA CARRIERA IN FORMULA 1

Debutto: Gran Premio d’Austria 1975 (Österreichring) su Hesketh-Ford 308

Ultima gara: Gran Premio degli Stati Uniti East 1978 (Watkins Glen) su Ensign-Ford N177

 
GP disputati  34 Stagioni  4
Pole Position   Giri Più Veloci  
Punti  0    

Piazzamenti a punti

                       

CAMPIONATO DEL MONDO DI F.1

Anno

Team GP PP GPV Vittorie Posizione finale

Punti

 1975 

 Hesketh-Ford 308  3      

  

  

 1976 

 Surtees-Ford TS19  10      

  

  

 1977 

 McLaren-Ford M23        

  

  

  

 March-Ford 761  11      

  

  

 1978 

 McLaren-Ford M23/M26        

  

  

  

 Ensign-Ford N177  10      

  

  

* Fuori dalla parentesi i punti ritenuti validi ai fini iridati

 

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