3.391.026 

dal 19/11/1999

START | Storia | Produzione | Clienti/Serie | Motori | Titolari | Società | Factory | Album | Albo d'Oro | Formula 1 | IndyCar | FE / XE | Altre categorie
Calendario | E-mail | Servizi | FanBox |

  

Biografiee-mailForum

Biografie

di Mattia Albera

Stefan Bellof

Tester occasionale

Nato a Giessen (Germania) il 20 novembre 1957

Morto a Spa-Francorchamps (Belgio) il 1° settembre 1985

Stefan Bellof nacque a Giessen, nell’allora Repubblica Federale Tedesca, il 20 novembre 1957. Sorriso sempre in bocca, capelli perennemente spettinati e faccia da ragazzino pestifero, Bellof ha incantato il pubblico di tutto il mondo con la sua guida spettacolare, aggressiva, impiccata ma tremendamente efficace.

Iniziò a correre in kart all’età di 16 anni nel 1974, vincendo alcuni Titoli nazionali. Nel 1980 Bellof divenne Campione tedesco di Formula Ford 1600, collezionando nove vittorie. L’anno successivo passò in Formula 3 alla guida della Ralt RT3 classificandosi terzo nel Campionato Nazionale.

L’ascesa del giovane pilota tedesco proseguì in Formula 2: con la Mauren-BMW, Bellof vinse subito sui circuiti di Silverstone (Gran Bretagna) e Hockenheim (Germania) nel 1982 e a fine anno si posizionò quarto in Classifica Generale. Tra i suoi avversari vi furono Beppe Gabbiani, compagno di Squadra, Satoru Nakajima e Alessandro Nannini, ma anche Thierry Boutsen, Corrado Fabi e Johnny Cecotto che al “Memorial Jim Clark”, ad Hockenheim, mise in fila con una condotta di gara aggressiva ed una guida perfetta. Una vittoria nella gara che ricorda uno dei più grandi piloti di sempre sembrò indicarlo come un predestinato, come quel pilota che, venti anni dopo Von Trips, poteva far sognare la Germania.

L’anno successivo, però, Bellof non riuscì ad andare oltre un secondo posto a Jarama in Spagna. I risultati andarono meglio nel Campionato Endurance: con la Porsche, Stefan riuscì a vincere a Silverstone e al Fuji, in coppia con il pilota inglese Derek Bell. L’anno della consacrazione per Bellof fu il 1984: sei vittorie nell’Campionato Endurance (a Monza, al Nürburgring, a Spa-Francorchamps, a Sandown Park con Derek Bell, a Imola con il pilota connazionale Hans Stuck e al Fuji con il pilota inglese John Watson) gli valsero il Titolo di Campione del Mondo Endurance.

Il giovane Bellof ricevette delle interessanti proposte da parte dei Team Manager della Formula 1, fortemente impressionati dal suo naturale talento al volante. A fine Stagione, la divisione svizzera della Philip Morris invita il giovane e promettente pilota tedesco a provare una Formula 1 sul circuito di Silverstone. Si tratta di una McLaren-Ford Mp4/1C di cui la Marlboro è lo sponsor principale. Oltre a Stefan Bellof, ci sono il secondo classificato nel Campionato di Formula 3, l’inglese Martin Brundle, e un’altra grande speranza, il giovane pilota brasiliano Ayrton Senna da Silva, vincitore del Campionato inglese di Formula 3. I tre non possono certo pensare di ottenere con qualche giro un contratto da pilota titolare, ma lo spirito competitivo è comunque alto. Poco dopo, Ken Tyrrell, Team Manager dell’omonima Scuderia, gli aprì le porte della Formula 1 per la Stagione 1984.

Stefan Bellof debuttò in Formula 1 al Gran Premio del Brasile 1984, disputato sul circuito di Rio De Janeiro, al volante della Tyrrell-Ford 012 a motore aspirato. Dopo una discreta Qualifica (22° posto in Griglia di Partenza), in gara il pilota tedesco fu costretto alla resa all’11° giro a causa del distacco del filo dell’acceleratore. Con la monoposto del “boscaiolo” il pilota tedesco ottenne un magnifico terzo posto al Gran Premio di Monaco 1984, una gara fortemente condizionata dalla pioggia. Sfruttando i ritiri di Piquet, Fabi, Alboreto, Arnoux e Lauda, Stefan Bellof salì sul podio a Montecarlo dietro al vincitore Alain Prost (McLaren-TAG Porsche) e al secondo classificato Ayrton Senna (Toleman-Hart), autore di una splendida prestazione in gara. Stefan mise in mostra il suo stile di guida particolarmente aggressivo. Purtroppo, a fine Stagione, la Squadra Tyrrell si vide togliere tutti i risultati ottenuti nel Mondiale in quanto la monoposto 012 fu ritenuta irregolare per aver utilizzato per tutto il Campionato benzine irregolari aggiunte a sfere di piombo per rientrare nei limiti del peso della monoposto

Nel 1985, Stefan Bellof proseguì il rapporto con la Scuderia inglese, che a partire dal Gran Premio di Germania ottenne i motori turbo Renault, e Bellof ottenne un quarto posto nel Gran Premio degli Stati Uniti (Detroit) e un sesto posto nel Gran Premio del Portogallo (Estoril).

Nel 1985, la Rothmans-Porsche – i maligni dicono per volere del belga Jacky Ickx – lo scaricò improvvisamente, ma il pilota tedesco proseguì il suo impegno nel Mondiale prototipi. E proprio le biposto gli furono fatali: dopo aver lasciato la Squadra Ufficiale Porsche in favore di quella di Walter Brun, Stefan arrivò alla 1000 km di Spa-Francorchamps, in Belgio, il 1° settembre 1985. All’interno della mezza curva che immette nel Raidillon, “Stibbich” (così lo chiamavano gli amici) tentò un sorpasso rischiosissimo proprio ai danni di Ickx. Le due Porche 962 si toccarono ed uscirono di pista, ma mentre il belga evitò l’impatto frontale, la vettura di Bellof si schiantò contro il guard-rail. Stefan riportò lesioni gravissime alle gambe, al torace e alla testa, che purtroppo renderanno inutile qualsiasi tentativo di soccorso e il ricovero all’ospedale di Stavelot. Ancora oggi, il dramma di quel giorno appare sfocato, dando adito a dietrologie, accuse; troppi interrogativi sulla vera dinamica dell’incidente, sulle responsabilità di entrambi i piloti coinvolti. È certo, che ancora oggi gli appassionati tedeschi piangono il loro Gilles Villeneuve, come è innegabile che Bellof sia stato un talento. Maurer disse: “Sono certo che sarebbe divenuto Campione del Mondo di Formula 1, in qualche modo e in qualche anno e con qualche macchina. Se solo fosse vissuto abbastanza”.

Stefan Bellof fu un pilota la cui Carriera fu stroncata in giovane età prima ancora che potesse esprimere tutte le sue doti. Il pilota tedesco, spesso paragonato al pilota austriaco Jochen Rindt, viene sempre ricordato da tutti gli appassionati di Automobilismo come un pilota veloce, tenace ed estremamente combattivo.

Recentemente, la famiglia Bellof ha istituito il Museo Sammler und Hobbywelt dedicato allo scomparso pilota tedesco, ricco di cimeli, trofei e memorabilia. Alla memoria di Stefan è stato intitolato il circuito Motorsportarena Stefan Bellof. È tuttora detentore del record sul giro sul vecchio circuito del Nürburgring con un tempo di 6’11”300 ottenuto al volante di una Porsche 956 in qualifica.

“Stefan Bellof se n’è andato ma non lo dimenticheremo mai” ha scritto un fan in uno dei tanti forum che su Internet lo celebrano e lo ricordano.

LA CARRIERA IN FORMULA 1

Debutto: Gran Premio del Brasile 1984 (Rio De Janeiro) su Tyrrell-Ford 012

Ultima gara: Gran Premio d’Olanda 1985 (Zandvoort) su Tyrrell-Renault 014

 
GP disputati  20 Stagioni  2
Pole Position   Giri Più Veloci  
Punti  4    

Piazzamenti a punti

          1      1       

CAMPIONATO DEL MONDO DI F.1

Anno

Team GP PP GPV Vittorie Posizione finale

Punti

 1984 

 Tyrrell-Ford 012  11      

  

  

 1985 

 Tyrrell-Ford 012        

  

  

  

 Tyrrell-Renault 014  9      

 15° 

 4 

* Fuori dalla parentesi i punti ritenuti validi ai fini iridati

 

GALLERIA IMMAGINI